Perché i ragazzini non arrivino digiuni sul piano della fede al vero e proprio cammino di catechesi (capita sempre più spesso che le famiglie non trasmettano nemmeno i segni fondamentali della fede cristiana), è quanto mai opportuno in questo periodo – soprattutto nei momenti forti dell’anno liturgico (Avvento-Natale, Quaresima-Pasqua) – e nel periodo estivo, offrire alcune occasioni adatte all’età per
➢ far assaporare la fede (una sorta di “antipasto” che perciò deve essere stuzzicante)
➢ far conoscere la persona di Gesù nei suoi tratti fondamentali 5
➢ prendere confidenza con la parrocchia, i suoi luoghi, le sue persone, l’assemblea domenicale e gli spazi liturgici, i segni della fede e della preghiera
➢ far gustare la gioia di stare insieme nel nome di Gesù. Questo favorisce una conoscenza reciproca: genitori-parroco-catechisti-comunità e pone le basi per un cammino successivo (come riferimento base può essere utile “Il Catechismo dei bambini” da 0 a 6 anni, della CEI).
Questa prima tappa si potrebbe concludere presso il fonte battesimale con la “signatio crucis”; ricordando che tale segno indica l’appartenenza a Cristo e alla Chiesa, si può consegnare anche una piccola croce da portare al collo.
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