La storia che stiamo vivendo e i cambiamenti sociali, culturali e di percezione del senso religioso da parte del popolo di Dio chiedono alla Chiesa, e in parti-colare a coloro che sono inviati per l’annuncio del Vangelo, di ricentrarsi sull’essenziale, ovvero il potente annuncio della resurrezione di Cristo. Anche oggi, le comunità che hanno il coraggio di rischiare una nuova conversione evangelica nell’orizzonte della condivisione, senza trattenere ciò che or-mai è senza vita, cominciano a profumare di futuro. La fede, essendo esperienza vera di Cristo vivo, non si può trasmettere insegnando, ma mostrando i frutti di una vita strappata alla morte, alla rassegnazione e al cinismo. La grande sfida per la catechesi in un tempo complesso come quello che stiamo vivendo non riguarda le tecniche i linguaggi, ma la fede di coloro che annunciano.
